Via ferrata i magnifici 4 - Val San Nicolò (Buffaure)
27 Luglio 2012
Ancora mesi fa parlando con Giuliano viene fuori che qualche anno fa hanno attrezzato una parete in Val San Nicolò in memoria dei 4 soccorritori morti in Val Lasties durante un soccorso. Interessante, ma la cosa che mi ha attirato è l'impegno e un tratto leggermente strapiombante dove per i pedi si usa una cavo come per le mani.
Giuliano, che è un esperto anche in ferrate dice che sarebbe bello andarla a fare, l'occasione viene fuori durante le mie ferie a Moena in Val di Fassa. Anche se fortemente spinta Anna per questa volta passa e ci raggiungerà in cima.
Io, Chiara e Giuliano quindi andiamo in Val San Nicolò, superiamo Malga Crocifisso e dopo un chilometro circa un ponticello sul torrente sulla sinistra ci indica la partenza, parcheggiamo appena sotto la strada e partiamo. Al di là del torrente su una casetta di legno un cartello indica la ferrata sulla destra, specificando che è un percorso adatto solo agli esperti, e devo dire che per questa ferrata la descrizione è corretta. Iniziamo a salire nel bosco, siamo così lanciati che perdiamo un'ora perchè manchiamo completamente il segnale (anche se ad onor del vero un po' nascosto).Dopo un po' ci rendiamo conto di essere un po fuori strada e decidiamo di ritornare indietro e magicamente compare il cartello (ci siamo sentiti un po dei p...).
In pratica il segnale è al quarto tornatene sulla destra. Da qui in breve si sale ripidamente e si arriva alla base di un grande canyon nella parete, qui inizia la ferrata ed una targa ricorda i 4 soccorritori. Ci imbraghiamo e guardiamo in alto, la roccia è un po strana sembra coperta di terriccio, in realtà è simile ad una sabietta, ma credo che derivi dal fatto che è stata fatta da poco. Già i primi metri (come in genere è su tutte le ferrate) servono a spingere chi non è all'altezza a tornare indietro, infatti il cavo sale verticale.
Subito dopo si fa un po più semplice e supera le grandi bancate ai bordi della parete. Si giunge quindi su una balza erbosa e vediamo il tratto più atteso e quello più impegnativo: una prima serie di diedri verticali/strapiombanti portano all'inizi della traversata sospesa. Aspetto che Giuliano e Chiara siano sul traverso per fare un po di foto, uau che bello. Inizio a salire e già il diedro richiede buone tecniche di arrampicata e buoni braccetti! Infine arrivo all'inizio del traverso. Il rinvio portato da casa ora si fa utile diventando un sistema fondamentale nella processione in quanto stare sempre appesi con le braccia nel traverso avrebbe messo a dura prova la tenuta. Metto il piede sulla corda ed è una sensazione particolare, ma un po alla volta si procede (attenzione che tra due tratti di cavo bisogna fare un passaggio lungo).
Infine si arriva alla fine del traverso, ma la difficoltà non finisce, ora un tratto verticale se non strapiombante permette di uscire nei pressi di un albero, alla fine della prima metà della ferrata su una terrazza erbosa.
Bellissimo, qui superiamo una coppia di tedeschi che si ferma a rifocillarsi. Ora un facile tratto attraverso il bosco conduce alla seconda parte della ferrata. Durante questo tratto (ricavato da un percorso della prima guerra mondiale) si possono apprezzare bellissimi scorsi verso la testata della Val San Nicolò e la Marmolada. Si raggiunge quindi la base di una ripida parete e qui si sale la seconda parte (un po' più facile) sempre aiutati dal cavo che non manca mai. Belle placche permettono di superare gli ultimi contrafforti del Buffaure. Si arriva quindi ad un tratto verticale che conduce ad una nicchia dove c'è il libro di vetta.
Da qui prima a sinistra un po esposti e poi verticalmente si esce sui prati del Buffaure, dove c'è Anna che ci aspetta. Un breve stop al rifugio in cima e poi scendiamo per la pista da sci, si seguono le indicazioni sulla sinistra, non andare verso l'impianto della cabinovia. Dal rifugio in Cima si punta all'arrivo dell'impianto (chiuso d'estate) sulla sinistra si sale alla casetta e si scende lungo la pista. Si esce quindi proprio dove abbiamo lasciato la macchina.
Percorso
Parcheggio vicino al ponte - attacco della ferrata: 25 minuti.
Attacco della ferrata - Ferrata Magnifici 4 - Buffaure: 2.30
Buffaure - parcheggio vicino al ponte: 1 ora
Totale: circa 4 ore.
Effettuata il 27 luglio 2012 (Federico, Chiara e Giuliano).
Caratteristiche dell'escursione
Difficoltà : molto difficile
Dislivello: 610 m
Materiale: normale dotazione per ferrate (casco, imbracatura, kit da ferrata).
Tempo: 2 ore e 55 minuti
Ferrata estremamente difficile, richiede tecniche di arrampicata e buona resistenza, paesaggio molto bello.