Cima Mulaz dal passo Rolle

5 Luglio 2015


La salita alla Cima Mulaz dal Passo Rolle è una di quelle escursioni che rimarranno nella nostra memoria per la bellezza del panorama ed anche per l'impegno fisico.

Dal passo Rolle, lasciata la macchina presso il parcheggio sulla curva prima del passo, si sale lungo la strada sterrata che passando per la Capanna Cervino sale alla Baita Segantini. Per ridurre un po il tempo si possono usare le scorciatoie che tagliano i tornanti. Tempo di salita circa 40m.
Dalla Baita si scende lungo la strada che porta in Val Venegia, si supera la sbarra e si percorrono i tornanti, anche qui si può tagliare, fino a raggiungere presso l'ultimo tornante il cartello che indica il rif. Mulaz (quota 1900m circa). Da qui si segue il sentiero che passando presso un grosso masso raggiunge il torrente, lo attraversa e raggiunge una piccola radura erbosa dove un ulteriore cartello ricorda che questa è la salita verso il rif. Mulaz.
Si inizia a salire, prima in maniera più dolce, poi con alcune svolte si raggiunge una zona verde e con qualche albero, dove si incrocia il sentiero che sale dalla Val Venegia. Da qui il sentiero si inizia ad inerpicarsi sotto le grandi pareti giallo grige di un avancorpo del Mulaz. si supera ripidamente un breve salto di erba e poi sempre con strette svolte si inizia a guadagnare velocemente quota. Si supera un tratto dove è presente una corda di acciaio (più come corrimano che per effettivo aiuto), si raggiunge una zona di grandi massi, il sentiero che non lascia mai respirare continua a salire per superare quest'ultimo tratto ed uscire con una lunga curva nei pendii superiori, dove è visibile il passo Mulaz. Si tiene il lato destro orografico (sinistra per chi sta salendo) lungo il ben tracciato sentiero, si superano 2 tratti facilitati da un sentiero costruito sulle rocce con dei tronchi bloccati sul terreno dei chiodi. Si superano alcune zone nevose, in base la periodo, si sale sempre ripidamente fino a raggiungere le ghiaie alla base del passo, le si risalgono in diagonale, fino a raggiungere finalmente il passo Mulaz, dove a destra è posta una stazione di transito della teleferica del rifugio. Sulla nostra sinistra si staglia contro il cielo il monte Mulaz, mentre a destra incombe la cima di Focobon e più indietro la Cima dei Bureloni, si riesce a vedere il passo delle Farangole con un cartello segnaletico sul passo.
Il nostro obiettivo è però il monte Mulaz, lasciamo il sentiero che in discesa raggiunge il rifugio Volpi e saliamo ancora verso la nostra prima meta. Il sentiero è segnalato con dei cerchi rossi, la prima parte è evidente, poi inizia ad avere più segni perchè si può salire in vari modi fino alla base delle rocce. Consiglio di tenersi dove il sentiero è più grigio evitando sino a quando è possibile di passare nel canalino rosso. Verso la fine però i segni si spostano sulla sinistra e salgono tra il terriccio e le rocce rosse fino alla base delle rocce. Qui il sentiero si dirige nettamente verso destra (ometti e segni) lungo un evidente cengia che ci porta sul versante sud. Bisogna prestare attenzione ad alcuni passeggetti un po più impegnativi e a qualche traccia di neve residua. Si sale ancora fino ad arrivare in Cima dove una croce ed una campana ci indicano che siamo in Cima. Circa 3.45/4h. Il paesaggio è meraviglioso il nostro sguardo si posa sulla catena del Latemar a sinistra, in primo piano poi Cima Juribrutto e Cima Bocche, Il gruppo della Costabella con la parete Sud della Marmolada, più a sinistra sullo sfondo il Gruppo del Latemar, il Catinaccio e Il gruppo del Sassolungo. Più a destra della Marmolada si vedono sullo sfondo il gruppo del Sasso della Croce, il Lagazuoi, Le tofane, Il cristallo Il Sorapis e più avanti Il Pelmo e il Civetta.
Sotto di noi si vede Falcade e i verdi prati che vengono percorsi da chia sale al rifugio Mulaz per la Val Focobon.

Ripercorriamo il sentiero della salita, facendo attenzione al terreno instabile, e raggiungiamo in 30 minuti il sentiero che porta al rifugio, lo seguiamo ed in 10 minuti raggiungiamo il rifugio Mulaz. Una breve biretta e siamo pronti a ripartire verso il passo Rolle, ripercorriamo il sentiero dell'andata.
Raggiunta la base dei tornanti che portano alla baita Segantini, ci ricordiamo le parole di qualcuno: 'dopo tutta la fatica e la discesa chi va al Rolle deve poi fare i conti con quell'ultima salita'. Devo dire che un po stressa dover rifare quel tratto in salita, ma il paesaggio è bello e noi abbiamo forza sufficiente per salire, magari sfruttando qualche scorciatoia, raggiungiamo la Baita e poi in breve siamo alla macchina.

Federico e Chiara 5 Luglio 2015

  • Dislivello: 1500 m

  • Tempo: 5.30 ore

  • Difficoltà: Impegnativo

  • Lunghezza: 20 Km

  • Bellissimo giro con panorami e paesaggi mozzafiato

  • Materiale: Normale abbigliamento da escursione



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Caratteristiche
  • Difficoltà: per famiglie


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